La Sala degli Anelli, anticamente detta dei Diamanti, è affrescata con l’impresa dei tre anelli diamantati, colorati e intrecciati a formare una tripla mandorla (triquetra). Questo antichissimo simbolo, cui si attribuiva il potere di sviluppare l’amicizia e l’amore, nel Medioevo rappresentava la Trinità. Le decorazioni vignolesi rimangono l’unico esemplare giunto ai giorni nostri dell’impresa estense, ispirata all’abbinamento cromatico delle tre virtù teologali o virtù del cristiano: Fede (bianco), Speranza (verde) e Carità (rosso). Sulle vele del soffitto di questa sala, in un mare di anelli con diamante intrecciati, sono raffigurate le imprese del Pardo e del Worbas, dipinte su sfondo azzurro e attorniate da una ghirlanda con margherite di campo. Sulla chiave di volta, dove si incrociano i costoloni abbelliti da motivi geometrici e figure vegetali con pigna, si scorge lo stemma inquartato dei Contrari.